A poca distanza dalla Reggia, sul versante meridionale del monte Virgo, sorge il borgo medioevale di Casertavecchia. Di fondazione longobarda, risalente all’VIII secolo, custodisce intatte le sue bellezze: visitando la piazza col suggestivo campanile, il Duomo in stile siculo-normanno, il castello ed i punti panoramici mozzafiato, si ha davvero l’impressione che il tempo si sia fermato, e che percorrendo le graziose stradine ci si possa imbattere in uno degli spiritelli beneauguranti così famosi tra chi vive in quei luoghi.
Di fondazione longobarda, risalente all’VIII secolo, deve il suo nome originario di Casa Hirta alla sua posizione arroccata sulle alture. Il borgo fu soggetto al principato di Capua e di Aversa, ed in seguito divenne sede vescovile. Casertavecchia, luogo in cui il tempo sembra essersi fermato, e che con i suoi vicoli e le sue piazzette è pronta ad offrirci scorci memorabili. Questo borgo medievale sorge come un nido di torri, archi, bifore e comignoli, adagiato su un’altura dei monti Tifatini, carico di storia e di antiche leggende come quella degli “spiritelli”, e delle fate benefiche dei monti circostanti. A ricordo ancora del suo splendido passato restano il Duomo ed il campanile in stile siculo-normanno, i resti del castello longobardo e le strade dell’intero borgo.
Con i suoi vicoli e le sue piazzette, offre scorci memorabili come la cappella dell’Addolorata, arricchita da frammenti di affreschi e tracce di arabeschi del 1600, di fronte alla quale troviamo la facciata di Casa Pisano, con portale loggiato e bifora, più avanti casa Ferraiuolo con le sue bifore e portale del XII secolo e casa Uzzi con l’antico cortile e loggia. Il borgo conserva l’antico aspetto storico, oltre ad offrire eccezionali punti panoramici sull’intera pianura di Caserta e sulla Reggia, col Vesuvio all’orizzonte.
Chiesa gotica di fine XIII secolo, con facciata sormontata da rosone e campanile arricchito da monofore e cupola a cuspide.
Nel borgo vero e proprio, lungo la pittoresca via Annunziata si apre a destra un portico settecentesco, abbellito da un portale in marmo recante uno stemma nobiliare. Il portico precede la gotica chiesetta dell’Annunziata (fine XIII secolo), con una sobria facciata a tre finestre e, in alto, una rosa. L’interno è semplice ma suggestivo, a navata unica con grandi finestre. Il campanile, a tre ordini con monofore, è sormontato da una cupola a cuspide.
Poco oltre, un grosso arco ogivale in pietra con bella volta a cassettoni passa al di sotto del campanile del Duomo. Attraversandolo si nota l’iscrizione che ricorda ben quattro visite di papa Benedetto XIII (due nel 1725 e due nel 1729). Si esce quindi sulla deliziosa e raccolta piazza Vescovado, rettangolare, sulla quale affacciano antiche case con bei portali in tufo, il Duomo e l’ex seminario.
L’edificio fu costruito probabilmente nel IX secolo, subito dopo la fondazione del borgo. Delle torri originarie resta il mastio cilindrico alto 30 m. Al suo interno vengono organizzate spesso mostre, spettacoli e rievocazioni storiche.
Dal castello si ha una vista complessiva dell’abitato, tra i cui tetti spiccano i campanili dell’Annunziata e del Duomo, e la splendida cupola di quest’ultimo.
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